NEVE, STRENNE E STORIE DI NATALE
a cura di MARA BARBUNI
edizioni Croce 2017
Traduzioni: Salvatore Asaro, Mara Barbuni, Valentina
Visaggio
Una raccolta di racconti dei più grandi nomi della
letteratura mondiale per immergerci nell'atmosfera natalizia. Da Francis Scott
Fitzgerald a Edith Warton, alla nostra Grazia Deledda, un emozionante viaggio
nella magia del Natale e delle sue più particolari sfaccettature: il ruolo
sociale della festività, l'aspetto fiabesco, la speranza, ma anche il cinismo e la praticità delle
operazioni culinarie.
L'introduzione è un'interessante cronistoria di
questa Festa così antica ma rinnovata di secolo in secolo e rappresentata dal
variegato strumento letterario. Charles Dickens l'uomo che inventò il Natale
dà, idealmente, il via con il suo racconto "The Christmas Carol" alla
rappresentazione etica del giorno della Nascita. Prima di questo periodo,
infatti, "il Natale non c'era". I secoli precedenti avevano in
qualche modo criminalizzato i sentimenti di gioia legati alla festa e fu solo
nell'800 che cominciò a prendere forza il senso della festa come lo conosciamo
oggi con gli aspetti commerciali connessi, musiche, biglietti natalizi,
decorazioni.
Vi si scopre poi l'origine dell'albero di Natale, il
culto dell'attesa della nevicata della vigilia. I racconti contenuti spaziano
tra tutte le note del Natale letterario. Vi è presente la storia della bambina
povera, malata e sfortunata che muove alla carità dickensiana, la generosità
del gesto nel racconto di Louisa May Alcott, il senso dell'amicizia nel racconto ambientato a Harvard di Ralph Henry Barbour,
la solitudine esasperata da questo periodo dell'anno, e non poteva mancare,
naturalmente, la finestra aperta sul mondo della cucina che caratterizza la
socialità dei giorni di Natale (è presente alla fine come simpatica appendice una ricetta del pudding natalizio).
Un testo che può essere riscoperto ogni anno per
avvicinarci al Natale anche da leggere ad alta voce la sera della vigilia.
Micaela