Passeggiata sul cammino di Fogazzaro (Itinerario 9)
21 Luglio 2018
La passeggiata è stata accompagnata dall'esposizione delle opere di Meri Cornolò. Ringraziamo l'artista e Valentina Pettinà per la collaborazione nell'organizzazione dell'evento
La passeggiata è stata accompagnata dall'esposizione delle opere di Meri Cornolò. Ringraziamo l'artista e Valentina Pettinà per la collaborazione nell'organizzazione dell'evento
Letture da: "Piccolo mondo moderno"
"Una volta le parve udir voci che le venissero incontro per la nebbia, si tose dal sentiero, sgomentata, con uno sforzo. Le voci si dileguarono. "Vuole aspettare un poco?" diss'ella affranta dallo sgomento e dallo sforzo. Passarono certi casolari e piegarono a destra in un picciol cavo ombreggiato di noci dove convergono altri sentieri e chiama con fioca dolente voce una sottile polla dell'Acqua Barbarena, cascando nella vasca ivi disposta per le mandre. Piero fece sedere Jeanne sul'orlo della vasca".
"Ella si alzò, si fece aiutare a scavalcare il muricciulo, si mise risolutamente, seguita da lui, nella macchia. Pochi passi per intricati rami, su pietroni affondati nei muschi, sconnessi dalle radici degli abeti e dei rododendri ed ecco, a destra e a sinistra, l'orribile Profondo, la mostruosa cintura di scogli, lunata e rientrante sotto le creste coronate di abeti, come una colossale onda che frangendo si rovescia all'indietro; ecco Rio Freddo, il pauroso confine del paradiso verde di Vena, la Vale dell'Ombra della Morte. Jeanne mise il piede sopra un lastrone sporgente fra gli abissi. Piero l'afferrò alla vita ed ella si rovesciò indietro alle sue braccia, chiudendo gli occhi. La strinse a sè, la coperse, tacendo sempre, di carezze così violente, che Jeanne, atterrita, supplicò "no,no,no". Allora il giovine, di botto, lottando con se stesso, ristette; ella gli gusciò dalle braccia e scavalcato il muricciolo, saltò dalla macchia sul prato aperto"