20 novembre 2019

12. MRS DALLOWAY - LONDON

17 Novembre 2019
Passeggiata a Londra (Itinerario 12)
(dalla nostra inviata fotoreporter a Londra Nicole Compagno _ University of Greenwhic)
Libro del mese GDL "Leggere i passi"
 Letture da: Mrs Dalloway  (2017) di Virginia Woolf


"La Signora Dalloway disse che i fiori li avrebbe comprati lei" ...
E allora che importava, si chiese, andando verso Bond Street che importava, se doveva ineluttabilmente cessare di esistere, e tutto sarebbe continuato senza di lei; le dispiaceva forse? O non la consolava piuttosto credere che con la morte finisce tutto, completamente?...



"Quando si vive a Westminster - da quanti anni ormai? più di venti - anche in mezzo al traffico, o svegliandosi di notte, Clarissa non aveva dubbi, prima dei rintocchi del Big Ben, si sentiva un silenzio particolare, una speciale solennità, un indescrivibile arresto, una sospensione... Ecco! Rimbombò forte. Prima un'avvisaglia musicale; poi l'ora, irrevocabile. I cerchi di piombo  si dissolsero nell'aria. Dio solo sa perché ci piace tanto, perché la vediamo così, ce la inventiamo, la fantastichiamo, la facciamo e disfacciamo ogni momento diversa, e così fanno anche le donne più disgraziate, gli uomini più miserabili, buttati su un marciapiede (inebetiti a forza di bere), e non ci sono atti del Parlamento che tengano, proprio per questa ragione, ne era sicura, perché anche loro amano la vita. Gli occhi della gente, il loro andamento lento, faticoso, il chiasso e il frastuono, le carrozze, le automobili, i tram, i furgoni, gli uomini-sandwich che vanno avanti e indietro col loro passo strascicato e ondeggiante, le bande e gli organetti, il trionfo e il tripudio e il canto stranamente acuto di un aereo, ecco ciò che amava: la vita, Londra, quell'attimo di giugno."


"Ebbe la curiosa impressione di essere invisibile; non vista; non conosciuta, e non c'erano più né matrimonio, né figli, ma soltanto quella stupefacente, e piuttosto solenne processione insieme con tutti gli altri, su per Bond Street; e questo era essere la signora Dalloway; non più Clarissa, ma la moglie di Richard Dalloway"
"Si sentiva molto giovane, e al tempo stesso indicibilmente vecchia. Affondava come una lama nelle cose; e al tempo stesso ne rimaneva fuori, osservava. Aveva l'impressione costante, anche ora guardando i taxi, di essere lontana, lontanissima, in mare aperto, e sola. Sempre aveva l'impressione che vivere, anche un solo giorno, fosse molto, molto pericoloso."

"C'era da credere che la giornata, la giornata londinese, stesse appena per cominciare. Come una donna che si toglie il grembiule bianco, per adornarsi di celeste e di perle; così il giorno mutava, si levava di dosso ogni ciarpame, si vestiva di garza, si cambiava per la sera; e con lo stesso sospiro d'allegria di una donna che lasci cadere la gonna sul pavimento, anch'esso si liberò della polvere, del caldo, del colore; il traffico diminuì, e automobili sfreccianti, squillanti, s sostituirono all'ingombro dei furgoni, e qui e là tra lo spesso fogliame delle piazze alberate brillava intensa la luce. Mi dimetto, sembrava dicesse la sera, man mano che impallidiva e svaniva di là dei merli e delle sporgenze, tonde o a punta, degli alberghi, delle case, dei negozi, svanisco, diceva, scompaio, ma Londra non voleva saperne, e puntava le sue baionette al cielo, a inchiodava, la costringeva a partecipare ai suoi bagordi."