Testimonianze dai giorni del Festival a Mantova
Usama al Shahmani scrittore di lingua tedesca e di origine irachena rifugiatosi in Svizzera.
Cresciuto in Iraq laureato in lingua e letteratura araba moderna. Ha pubblicato tre libri prima di fuggire in Svizzera per critiche aspre al regime. Due libri di cui ha parlato a Mantova: "In terra straniera gli alberi parlano arabo", Marcos y Marcos 2021, narrazione tra due culture in cui gli alberi della terra d'esilio sembrano parlare una lingua che salva e ricongiunge alle radici; e "la piuma cadendo impara a volare", Marcos y Marcos 2022
Diamela Eltit scrittrice cilena: magnifico l'incontro, culturalmente impegnativo e tragico per l'animo soprattutto per il ricordo degli anni di Pinochet. Molte notizie si sanno ma non si arriva ad immaginare l'esistenza di persone che raccontassero la loro morte da vivi. Oppositori al regime fucilati ma riusciti a sopravvivere e che parlano di se stessi come fossero morti. Lella Costa ha letto qualche pagina del libro dell'autrice "Errante erratica - pensare i limite tra letteratura, arte e politica.
Christoph Ransmayr, scrittore austriaco autore di racconti etnografici molto interessanti "l'ignoranza, il mutismo, il bagaglio leggero, la curiosità o almeno la volontà non solo di giudicare il mondo ma di viverlo, di vagare per esso, è tutto ciò che ho da dire: circumnavigare, arrampicarsi, nuotare, se necessario soffrire, fanno probabilmente parte dei prerequisiti per la narrazione".
Aleksandar Hemon scrittore bosniaco che si scoprì emigrato per caso mentre era a Chicago per uno scambio giornalistico, arricchente la scoperta di un autore che scrive in prosa in lingua inglese e in bosniaco le poesie, ha presentato un libro doppio, da una parte "I miei genitori" dall'altra "Tutto ciò non mi appartiene"
Antonio Castronuovo, Hans Tuzzi, Afro Somenzari hanno parlato di bibliopatologie, bibliofili e bibliomani; incontro esilarante con tre uomini di cultura scanzonati e molto interessanti
Andres Neuman, autore di Anatomia sensibile, originario di Buenos Aires ma spagnolo di adozione, ci ha parlato di semantica e parti del corpo umano. Brillante e spigliato accompagnato da una Lella Costa sempre bravissima.